Per chi ama provare gusti nuovi e vuole mettersi alla prova, il sito online del Times ha stilato una classifica con i dieci piatti più inquietanti, disgustosi e sicuramente curiosi del pianeta. Dimenticate tortelloni, lasagne e arrosti e preparate lo stomaco ad un vero e proprio choc.
- FUGU – E’ il pesce palla, molto amato nella cucina nipponica ma anche uno dei pesci più velenosi della terra. Se cucinato nel modo sbagliato (gli vanno tolti fegato, ovaie e intestino) può provocare anche la morte. Contiene, infatti, tetrodotossina, un veleno 250 volte più mortale del cianuro. Ogni anno circa 20 persone muoiono per avere ingerito questo pesce. Non per niente una tradizionale espressione giapponese dice: Chi mangia fugu è stupido. Ma anche chi non lo mangia è stupido.
- SANGUE DI COBRA – E’ una bevanda indonesiana che si ottiene dal sangue e dal cuore del cobra, mischiati con due dita di Arrack, un liquore locale derivato dalla canna da zucchero. Le sue doti afrodisiache sono certificate da tutti quelli che l’hanno provata.
- TARANTOLE FRITTE CAMBOGIANE – Vengono cucinate con olio, zucchero e aglio e fanno bella mostra di sé in tutti i mercati. Spesso presentate in spiedini con fritto di cavallette e scarafaggi. Chi le ha assaggiate dice che sono croccanti fuori e morbide dentro e che il loro gusto ricordi quello delle aragoste.
- DURIAN – E’ un albero della famiglia delle Bombacaceae che fa dei grossi frutti dalla polpa bianca o giallognola. La caratteristica di questo frutto e’ data dal suo odore, che e’ veramente abominevole e repellente, paragonabile a quello di carne putrefatta, tanto che nel sud-est asiatico e’ bandito nei negozi e negli alberghi ma il suo sapore è sublime. Chi lo ha mangiato lo descrive così ‘dolce e piccante insieme, come un gelato alla vaniglia con retrogusto di banana ed un aroma di spezie davvero particolare’. E’ tipico del Vietnam ma si trova anche in Indonesia.
- AGNELLO FRITTO LANCASHIRE – Peccato che dell’ovino vengano messi in padella i testicoli pelati, ridotti in pezzettini e fritti.
- MASHONZHA – E’ un verme che vive sull’albero di Mopani e che si può gustare sia vivo che morto.
- CARNE DI IGUANA – Dal gusto molto simile al pollo ma dalla carne un po’ duretta, adatta per le zuppe.
- POI HAWAIANO – Una pasta ottenuta dalla radice velenosa di un tubero che cresce sulle isole, chiamato taro. Il suo gusto è molto forte
- HUHU – E’ la larva di un coleottero che vive negli alberi morti in Nuova Zelanda. Può essere lunga anche 15 cm e si mangia fritta.
- BORUGA – Un roditore simil-topone sudamericano molto ricercato per la squisitezza della sua carne.
Dopo questa carrellata di leccornie non resta che interrogarsi su quanto in realtà questi cibi siano strani e nauseanti. Basta, infatti, fermarsi a pensare a molte ricette nostrane per notare quanto la stravaganza sia data soprattutto dall’esoticità. Non ci credete? Ecco alcuni esempi:
- SANGUINACCIO – E’ il primo prodotto ricavato dalla macellazione del maiale: il suo sangue fresco mischiato al latte non scremato, con aggiunta di sale, aromi naturali, grassetti di maiale, soffritto di cipolle e I pinoli, ne fanno un prodotto unico e dal gusto arcaico. In Sicilia per la preparazione viene usato l’intestino del maiale, che cotto con del sangue messo all’interno viene tagliato a fettine e mangiato
- ZIMINO DI VITELLA – Si tratta delle interiora del vitello giovane fatte alla griglia. Nello specifico si tratta di intestino (va rivoltato prima di cuocerlo), ricciolini, diaframma, cuore, fegato e milza.
Per non parlare di rane fritte, di lumache in umido, di zampe di gallina bollite e via dicendo. Buon appetito allora!!!
…io tra le “schifezze” da gustare, non tralascerei una prelibatezza di casa nostra, cioè il famoso pecorino sardo con i vermi.(casu modde) Se volete saperne di più, guardate un pò qui!!http://it.wikipedia.org/wiki/Casu_marzuhttp://www.greenplanet.net/content/view/3040/Martina
Il sanguinaccio l’ho mangiato inconsciamente in spagna, molto piu’ buono della versione italiana